Il Presepe dei Netturbini , giunto quest’anno al 36° Anniversario, fu ideato e allestito nella sede AMA di via dei Cavalleggeri 5 nel 1972 dall’allora giovane operatore ecologico, ora in pensione, Giuseppe Ianni. L’ispirazione artistica dell’opera nacque dalla volontà di rappresentare, insieme alla Natività, un’idea di pace e di fratellanza fra tutte le popolazioni. La comunione dei diversi popoli e il messaggio di pace trovano in questo Presepe una loro unicità anche grazie all’utilizzo di pietre provenienti da tutte le parti del mondo, dono dei molti fedeli e visitatori.
Completamente in muratura con calce, il Presepe è composto da oltre 1200 pietre, di cui 350 provenienti da tutto il mondo, e intende ricostruire fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di 2000 anni fa: addentrandoci al suo interno contiamo ben 100 case costruite con pietra di tufo e dotate di porte e finestre con balconcini, 100 lampadine, 2 caminetti fumanti, 54 metri di strade in lastre di selce (sampietrini), 3 fiumi lunghi complessivamente 9,50 metri con 7 ponti e 4 acquedotti lunghi oltre 18 metri e sostenuti da ben 38 arcate: il più piccolo in alto realizzato in tufo romano, così come la ruota del mulino alimentata dall’acquedotto centrale, gli altri 3 con frammenti di marmo del colonnato della Basilica di S. Pietro, ottenuti grazie a S.E. il Cardinale Virgilio Noè. completano la Santa Rappresentazione 650 gradini, dei quali oltre 400 realizzati con marmo proveniente dal colonnato di San Pietro e i restanti 250 realizzati con pietre giunte dal Santuario di Greccio, dalla Birmania, da Bethlemme e da S. Giovanni Rotondo. Arricchiscono il paesaggio 5 sorgenti d’acqua, 2 pareti umide che formano delle stalattiti, 1 pozzo con acqua sorgente, 24 grotte scavate nella roccia, e ancora, 200 personaggi, 90 pecorelle, 7 cammelli, 4 asinelli, 4 buoi e 2 cani.Una colomba sopra la grotta e una calata di angeli dal cielo rendono ancor più suggestivo lo scenario, contraddistinto dall’alternarsi del giorno e della notte. Il lavoro di perfezionamento e arricchimento del Presepe da parte del suo autore è proseguito in tutti questi anni con l’impegno volontario di alcune decine di operatori ecologici e dipendenti dell’AMA, e continua ancora oggi con piccole ma continue modifiche, tese a immergere il visitatore nell’atmosfera di pace della Natività di Cristo. Fra le novità di quest’anno: un nuovo villaggio e una vasca con abbeveratoio.Nella sala che ospita il Presepe, si possono inoltre ammirare 3 grandi dipinti: ‘La Moltiplicazione dei pani e dei pesci’, eseguito da Carlo Riccardi e Maddy Battaglini, ‘Papa Giovanni Paolo II con i bambini dei 5 continenti’ di Simona Bellante, Salvatore Tedone e Carlo Riccardi, e, infine, ‘Madre Teresa di Calcutta’ di Marta Cirillo e Carlo Riccardi. Il Presepe dei Netturbini è meta tradizionale di turisti, pellegrini e personalità istituzionali, sia civili sia religiose.
Nessun commento:
Posta un commento