Il Palazzo Pallavicini Rospigliosi è stato costruito a Roma dalla famiglia Borghese sul colle del Quirinale.
La costruzione occupa il luogo in cui sono stati rinvenuti i ruderi delle Terme di Costantino, di cui restano ancora i resti nello scantinato del Casino. Il palazzo fu costruito dal cardinale Scipione Borghese, nipote del papa Paolo V, come una grande dimora desiderata al lato della residenza papale del Palazzo del Quirinale. Il palazzo ed il giardino sono stati progettati da Giovanni Vasanzio e da Carlo Maderno nel periodo 1611-1616.
Le attrattive principali del palazzo oggi includono un piccolo museo che contiene una collezione rinascimentale-barocca superba e il Casino dell'Aurora con un affresco di Guido Reni (1614). È incorniciato in riquadri riportati e rappresenta Apollo nel suo carro preceduto da Aurora, che porta la luce al mondo. Il lavoro è improntato al classicismo, a imitazione dai sarcofagi romani, di cui il museo è ricco, e ricorda l'opera di Annibale Carracci nel Palazzo Farnese.
Una illustrazione di palazzo Pallavicini Rospigliosi
Il palazzo è successivamente passato al Bentivoglio ed allora al cardinal Mazarino e quindi ai suoi eredi, i Mancini. Durante questo tempo, è servito da ambasciata francese prima del suo trasferimento al più spazioso Palazzo Farnese. Nel 1704, il palazzo si è trasformato in abitazione della famiglia Rospigliosi-Pallavicini, che ancora ne possiede la metà, mentre l'altra metà fu per molti anni la sede della Federconsorzi ed attualmente è la sede della Coldiretti.
La galleria di arte, Galleria Pallavicini, è stata cominciata dal cardinale Lazzaro Pallavicini, include più di 540 pitture, disegni e sculture di artisti come Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin, Botticelli, Lorenzo Lotto, Peter Paul Rubens, Domenichino, Luca Signorelli, Guido Reni e Guercino. Con le collezioni possedute dalle famiglie Colonna e Doria-Pamphilij, questo è il più grande raccolta privata a Roma. I corridoi sono affrescati da Paul Brill e un loggia in un giardino è coperto dagli affreschi di Orazio Gentileschi e di Agostino Tassi.
Il Casino è stato progettato da Vasanzio. Sulle pareti sono quattro affreschi delle stagioni dipinti da Brill e due trionfi dipinti da Antonio Tempesta. Il palazzo ancora è abitato dalla famiglia ed il casino è affittato fuori per le riunioni.
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