martedì 12 agosto 2014

Teatro Valle consegnato al Teatro di Roma. Gli occupanti lasciano lo stabile.

Valle occupato
Roma, 12 agosto – Finale di partita per la vicenda dell’occupazione del Teatro Valle, il più antico della città, terminata dopo una lunga trattativa con il Campidoglio.
 
Il Teatro, dopo l’occupazione nel luglio 2011, si era visto bocciare dal prefetto di Roma, nel febbraio di quest'anno, l'atto di costituzione della "Fondazione Valle bene comune", redatto dagli occupanti nell'autunno del 2013.
 

 
L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, ha dichiarato in una nota: “Non è stato facile, ma gli impegni presi da noi come dagli artisti e dagli aderenti della Fondazione Teatro Valle bene comune sono alla fine mantenuti: anche il foyer oltre all’intero teatro Valle è stato lasciato. Roma Capitale lo ha preso in consegna e lo ha immediatamente affidato all’Associazione Teatro di Roma.
 
Quello che avviene non è la chiusura della vicenda del Teatro Valle, anzi un nuovo inizio. Il Teatro, lasciato dai tanti appartenenti alla Fondazione Teatro Valle Bene Comune, non è vuoto: viene preso in consegna dall’Associazione Teatro di Roma per tornare (dopo i necessari lavori) ad una piena attività artistica di cui l’esperienza maturata in questi tre anni al Valle, che ha avuto anche una eco europea e internazionale, sarà una parte costitutiva. Teatro di Roma e Fondazione stipuleranno, nella loro autonomia, una convenzione per stabilire forme e modi di questa collaborazione artistica, culturale e organizzativa. Ho già detto che questa è una vittoria della città e della cultura. I motivi sono molti: il Teatro Valle resta pubblico e si inserisce nell’attività della istituzione teatrale romana più prestigiosa e nota a livello nazionale e internazionale. Questa sarà una ricchezza in più per Roma, per la città che vuole cambiare, crescere, creare e godere di più della cultura. Ed è una vittoria anche perché le istituzioni cittadine come gli artisti del Valle hanno saputo dare una prova di collaborazione e di responsabilità: non è stato semplice e soprattutto non era affatto scontato, dopo che troppe volte si erano accese polemiche e persino scontri.
 
Tra i protagonisti di questo successo – consentitemi, insieme a Roma Capitale - c’è il Teatro di Roma, il suo presidente Marino Sinibaldi, il suo direttore Antonio Calbi: hanno lavorato con intelligenza e caparbietà per ottenere un risultato utile, mettendo in gioco la loro storia professionale e la loro passione. E un ruolo importante spetterà anche al Mibact, al ministro e al suo impegno per il rilancio della nostra cultura. Guardiamo al futuro del Valle e delle istituzioni teatrali romane con fiducia. Ci sarà da lavorare moltissimo, ma tutti hanno dimostrato di volerlo fare”.
 

“Oggi inizia un altro capitolo nella lunga e gloriosa storia del Teatro Valle, che questa Amministrazione - ha dichiarato il sindaco Ignazio Marino - considera un patrimonio da valorizzare e tutelare per il bene di Roma. Dopo il sopralluogo della Soprintendenza di Stato, si potrà procedere a una stima degli interventi necessari per riportare lo stabile al suo antico splendore, nel segno della legalità. Nel frattempo voglio esprimere la mia soddisfazione per l’esito della vicenda e per il senso di responsabilità dimostrato in questi giorni da tutte le persone coinvolte. L’obiettivo è quello di restituire il prima possibile il Teatro Valle alla programmazione culturale cittadina. Confido molto nelle capacità del Teatro di Roma di avviare un percorso di collaborazione che sappia valorizzare quanto di buono è stato fatto negli scorsi tre anni al Teatro Valle. Ringrazio il ministro Dario Franceschini, l’assessore Marinelli e il presidente Sinibaldi, per aver lavorato tutti insieme a un risultato che contribuirà a restituire a Roma uno spazio culturale di grandissimo valore”.

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