Il provvedimento di contrasto alla povertà finalizzato all’inclusione sociale si pone appunto l’obiettivo di aiutare le famiglie a superare il tunnel della povertà e a riconquistare gradualmente l’autonomia. Per accedere al beneficio, i nuclei che rientrano nei requisiti di cittadinanza e residenza, familiari ed economici richiesti, devono aderire ad un “progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa”. Il progetto è costruito insieme ai membri stessi delle famiglie, valutando problemi e bisogni di tutti i componenti, e si articola in una serie d’interventi integrati tra loro. Servizi sociali dunque in rete con gli altri servizi del territorio: centri per l’impiego, servizi sanitari, scuole, terzo settore, parti sociali e l’intera comunità.
“Il Sostegno Inclusione Attiva, che prevede un contributo economico erogato tramite una card, è una misura di carattere nazionale, valida per tutti i Comuni, ma a Roma non era nemmeno partita” ha sottolineato la sindaca Virginia Raggi nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso sulla variazione di bilancio a garanzia dei servizi sociali nella capitale.
Nessun commento:
Posta un commento