
Nuova location e tema inedito per la XIII edizione di Letterature, il festival che da anni, al primo scorcio della bella stagione, fa di Roma una delle capitali mondiali della parola scritta. Dopo lunga permanenza tra i fornici della Basilica di Massenzio, letture e suoni (anche stavolta la musica di qualità accompagna i testi) si trasferiscono sulla piazza del Campidoglio, cuore civile della città. Ora anche cuore culturale.
Il tema di quest’anno, ha osservato il sindaco Ignazio Marino, è tutt’uno con l’idea di Roma “città che accoglie e mette la persona al centro”. Esplorato nell’arco delle dieci serate del festival dal 27 maggio al 1° luglio, il leit-motiv di Letterature 2014 cita Elias Canetti: Ognuno, ma proprio ognuno, è il centro del mondo.
Per dipanarne gli innumerevoli fili, e per dar conto delle prospettive molteplici da cui si può guardare al mirabile paradosso dell’unicità di ciascuno nella comune appartenenza alla “pianta uomo”, salgono sul palco autori tanto diversi quanto significativi del panorama letterario d’oggi, italiani e da ogni angolo d’Europa e del mondo: da Ildefonso Falcones a Roddy Doyle, da Herman Koch a Fabio Volo, da Joshua Ferris a Yasmina Khadra, da Jeanette Winterson a Stefano Benni, da Vittorio Sermonti a Rosa Liksom.
Leggono gli autori le proprie pagine, leggono i poeti (Valentino Zeichen, Silvia Bre, Nicola Bultrini, Jolanda Insana), leggono attori come Sonia Bergamasco, Anna Bonaiuto, Claudio Santamaria… E a far da colonna sonora il jazz e le contaminazioni di Gnu Quartet, Paolo Damiani, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Rosario Giuliani… E ancora altre letture, e una mostra di rarissimi libri d’arte, alla Casa delle Letterature. E a settembre una “coda” d’eccezione al Teatro Argentina.
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