mercoledì 28 luglio 2010

Campo de' Fiori


Da sempre era stata la piazza dove si tenevano corse, palii ed esecuzioni capitali.
Occupa il luogo dove ai tempi dell'antica Roma sorgeva il Tempio di Venere Vincitrice, annesso al Teatro di Pompeo.
Il nome della piazza sembra che derivi da Flora, la donna amata dal console Pompeo, che aveva costruito il suo teatro proprio lì vicino, ma forse anche dal fatto che nel 1400 la piazza venne abbandonata trasformandosi in un prato fiorito con degli orti coltivati.
Alla metà del 1400 papa Callisto III fece risistemare tutto il rione e si occupò di far lastricare tutta l'area. Fu durante quest'opera di rinnovamento che nella zona furono costruiti molti palazzi signorili: in particolare palazzo Orsini, che dava proprio su Campo de' Fiori. Furono proprio gli Orsini, a causa del loro stemma di famiglia, che aveva all'interno un'anguilla, a dare il nome alla piazzetta su un lato di Campo de' Fiori, chiamata Piazza del Biscione.
Una volta risistemata, la piazza divenne un luogo di passaggio obbligato per le personalità di spicco dell'epoca, come ambasciatori e cardinali. Tutto questo andò a favore del benessere della zona e Campo de' Fiori divenne sede di un fiorente mercato dei cavalli che si teneva due tutti i lunedì e tutti i sabati. Come era prevedibile, tutto intorno nacquero alberghi, locande e botteghe di artigiani che la resero uno dei cuori pulsanti della città e un vivacissimo centro culturale e commerciale.

Oltre che per la sua vitalità, Piazza Campo de' Fiori è tristemente famosa anche come il luogo dove si svolgevano le esecuzioni capitali. La statua al centro della piazza lo ricorda a chiunque passi di lì: il 17 febbraio del 1600 qui fu bruciato vivo il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, accusato di eresia.

La statua di bronzo che lo raffigura, al centro della piazza, fu realizzata nel 1888 proprio sul luogo del rogo.

Nessun commento:

Posta un commento