mercoledì 28 luglio 2010

L' Aventino


L'area compresa tra il Tevere e il gruppo di colli più vicini al fiume - Campidoglio, Palatino e Aventino - era anticamente occupata dal Foro Boario (da bos, bue), luogo dove si svolgeva il mercato del bestiame.
Questa pianura ebbe un'importanza fondamentale fin dalle origini di Roma: qui si incrociavano il Tevere e la via che collegava, da nord a sud, l'Etruria alla Campania.
Nella zona compresa tra i tre templi del vicino Foro Olitorio e il
tempio di Portunus, la divinità tutelare del porto, si sviluppava il porto commerciale della città. Le leggende relative al Foro Boario indicano proprio in questo luogo di mercato, sulla riva del fiume, il primo nucleo dello sviluppo della città.
All'età repubblicana (509-27 a.C.) risalgono i due templi di gusto ellenistico del Foro Boario, quello del citato Portunus - il cosiddetto
Tempio della Fortuna Virile - e il tempio di Ercole Vincitore, detto anche di Vesta.
La Bocca della Verità è un antico mascherone in marmo pavonazzetto, murato nella parete del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin di Roma dal 1632.
il mascherone gode di fama antica e leggendaria: si presume sia questo l'oggetto menzionato nell'XI secolo nei primi Mirabilia Urbis Romae[1] (una guida medievale per pellegrini), dove alla Bocca viene attribuito il potere di pronunciare oracoli. In essa si dice Ad sanctam Mariam in Fontana, templum Fauni; quod simulacrum locutum est Iuliano et decepit eum ("Presso la chiesa di santa Maria in Fontana si trova il tempio di Fauno. Questo simulacro parlò a Giuliano e lo ingannò").
Un testo tedesco del
XII secolo racconta un mito avverso all'imperatore restauratore del paganesimo: descrive dettagliatamente come, da dietro quella bocca, il diavolo - qualificatosi come Mercurio (non a caso protettore dei commerci e anche degli imbrogli) - trattenesse lungamente la mano di Giuliano (che aveva truffato una donna e su quell'idolo doveva giurare la propria buona fede), promettendogli infine riscatto dalla figuraccia e grandi fortune se avesse rimesso in auge le divinità pagane.

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