sabato 25 giugno 2011

Restauro Colosseo: progetti approvati, lo sponsor c'è, si comincia a fine luglio

Roma, 25 giugno – Il progetto di restauro del Colosseo entra nella fase esecutiva e si avvale di fondi certi. Presentato il piano d’interventi, in un’affollata conferenza stampa ai piedi del monumento. Relatori: Anna Maria Moretti, sopraintendente speciale ai Beni Archeologici di Roma e Ostia Antica; Roberto Cecchi, segretario generale del MIBAC (Ministero Beni e Attività Culturali) e commissario per le aree archeologiche di Roma e Ostia Antica; Diego Della Valle, presidente Tod’s SpA; Gianni Alemanno, sindaco di Roma; Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Giancarlo Galan, ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Si comincia, dunque: i progetti per le diverse parti del mega-restauro (cancellate, prospetti, centro servizi) sono stati portati a compimento e gli appalti partono, in base al nuovo regolamento per i lavori pubblici, alla fine del prossimo mese di luglio. Promuove i restauri il commissario alle aree archeologiche di Roma e Ostia Antica, d’intesa con la Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Roma, su finanziamento del Gruppo Tod’s SpA.
MIBAC e Roma Capitale hanno scelto congiuntamente a maggio 2010 di ricorrere alla sponsorizzazione per poter attuare il progetto. La procedura è partita ad agosto 2010 con un bando, le proposte sono arrivate entro il termine previsto del 30 ottobre 2010 ma sono risultate tutte “inappropriate”. E’ stata dunque avviata una trattativa che ha portato, il 21 gennaio 2011, alla stipula del contratto con Tod’s per il finanziamento dei lavori; contratto registrato – e divenuto pienamente operativo – in questi giorni, il 20 giugno scorso. Tod’s mette a disposizione in tutto 25 milioni di euro.
Al termine dei lavori la superficie visitabile sarà incrementata del 25%. Questi gli interventi previsti: sostituzione dell'attuale sistema di chiusura delle arcate perimetrali (fornici) con cancellate; restauro dei prospetti settentrionale e meridionale; restauro degli ambulacri e degli ipogei; messa a norma e adeguamento degli impianti; realizzazione di un centro servizi (accoglienza, biglietteria, bookshop, servizi igienici) esterno al monumento, al posto di quello attuale dentro il perimetro dell’ex Anfiteatro Flavio.
Gli aspetti tecnici più rilevanti del progetto, concordato tra Ministero e Roma Capitale:
la sostituzione dell'attuale sistema di chiusura (giunto-tubo) con cancellate riprende la soluzione già sperimentata nelle arcate dell' “area Stern”, in cui sono stati montati pannelli fissi o apribili a doppia anta in ferro forgiato. Le cancellate da realizzare sono 84, comprese quelle in corrispondenza degli assi principali e di distribuzione interna. Previsti anche cancelli carrabili. L'ingresso presso lo sperone del Valadier prevede una sistemazione analoga a quello dello Stern.
Il restauro del prospetto settentrionale comporta l’intervento su 31 fornici, con le stesse modalità e tecniche già sperimentate a fine anni Novanta sul settore campione presso lo sperone del Valadier. La superficie, interamente in travertino, è pari a circa 13.600 metri quadri. Agli speroni Stern e Valadier corrisponde una superficie in travertino di circa 2.000 metri quadri. Identica superficie ha la parte a cortina di mattoni. Il settore già restaurato negli anni ’90, invece, è pari a circa 1.400 metri quadri e sarà pure oggetto d’intervento per l’esigenza di armonizzare il tutto.Le delicate superfici del Colosseo saranno pulite con acqua nebulizzata, lo stesso sistema scelto negli anni ’90 per l’esperienza positiva dei molti ripristini di superfici in pietra eseguiti tra il 1981 e il 1988. La nebulizzazione viene effettuata a temperatura ambiente e a pressione atmosferica, senza aggiunta di solventi o altre sostanze. Il sistema rimuove a fondo la polvere e scioglie le fuliggini anche fortemente aderenti, lasciando inalterate le patine del tempo e le tracce di colore e d’uso. A seconda dei casi l’irrorazione d’acqua durerà da 25 minuti a 4 ore, impiegando il tempo restante per pulire a fondo le parti difficili, far riaderire le scaglie, trattare le parti metalliche, stuccare cavità e precedenti restauri. L’intero prospetto sarà suddiviso in 5 aree di cantiere non contemporanee e parzialmente sovrapposte, con 10 tecnici sempre presenti tra operatori specializzati e restauratori.
Il prospetto meridionale (circa 7.500 metri quadri) richiederà, oltre al restauro della pietra, interventi sulla cortina di mattoni e sul conglomerato cementizio. Anche in questo caso l'organizzazione è in aree di cantiere non contemporanee ma parzialmente sovrapposte, con 4 settori ognuno dei quali comprenderà 10-11 arcate.
Il restauro dei prospetti, con i quasi 50 metri d’altezza raggiunti sul lato nord, renderà necessario l’uso di elevatori.
Il nuovo centro servizi: sarà realizzato nei sotterranei del lato sud della piazza, già sterrati per la costruzione della metro B, scavando circa 8.000 metri cubi di terreno. Avrà 1.600 metri quadri di superficie, la forma sarà circolare con un diametro di 30 metri. Al coperto (sotto una cupola ribassata) andranno accoglienza, biglietteria e bookshop. Intorno tutti gli altri servizi, compresa la caffetteria-bar.
Punto nodale del programma di lavori, l’apertura al pubblico con i cantieri in funzione, senza interrompere mai l’accesso. Impossibile chiudere un monumento che attrae 5 milioni di visitatori ogni anno. Ciò richiederà un calendario ferreo e il rigoroso rispetto dei tempi.
Per le altre sezioni del progetto (ambulacri, sotterranei e impianti) si stanno eseguendo interventi campione, così da pianificare al meglio gli elaborati da mettere a base d’appalto. Per i sotterranei, in particolare, i lavori compiuti per l'apertura al pubblico dello scorso ottobre costituiscono un riferimento significativo. Per alcuni versanti del programma di restauri la procedura d’individuazione del contraente è sopra la soglia comunitaria: in questi casi saranno necessari tempi più ampi. In ogni caso, come si diceva, gli appalti vengono avviati a fine luglio.

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