Olimpiadi Roma, Monti dice no e il nostro assessore allo sport non gli dà tutti i torti:
Ormai è deciso. E sembra proprio sia definitivo. I giochi Olimpici del 2020 non si terranno a Roma. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha emesso la sua sentenza: a memoria d’uomo le Olimpiadi di Roma rimarranno quelle del 1960. A riguardo l’opinione pubblica e dei politici di turno non è unanime: c’è chi dice si e chi no; chi l’avrebbe vista come un’oportunità per rilanciare il Paese e – forse – uscire almeno in parte dalla crisi; chi ama lo sport ma è rimasto con i piedi per terra e non ha neanche provato a sognare di avere tanti atleti nella capitale ove, in quel remoto 1960, si vide la prima apparizione sulla scena mondiale di un giovane pugile della categoria medio-massimi di nome Cassius Clay, e chi infine non l’ha mai ritenuta la scelta migliore e prioritaria in un periodo di profanda crisi economica, di default e di declassamenti. Sulla scelta, in ogni caso, abbiamo sentito il parere di Elio Sannicandro, Assessore Comunale allo Sport, nonché Presidente CONI Regionale Pugliese e che in passato ha anche ricoperto il ruolo di Direttore dell’Area Impianti del Comitato Organizzatore dei ‘XIII Giochi del Mediterraneo Bari ’97’. L’Assessore è stato molto chiaro e perentorio: “sulla candidatura di Roma ho da sempre espresso le mie perplessità – ha dichiarato – poiché la Capitale è una città difficile sia da un punto di vista della mobilità sia della logistica. A questo aggiungiamo che i giochi, per quanto belli, non sono una priorità per il nostro Paese. Gli investimenti e le spese tutte – prosegue – avrebbero avuto un’impatto economico negativo sull’Italia senza alcun aiuto rilevante all’economia nazionale. Non possiamo nascondere che la Grecia stessa stia ancora pagando il debito derivato dalle Olimpiadi del 2004. Sarebbe stato un dispendio davvero troppo oneroso. Del resto, altrimenti, come spiegare le poche candidature a sede dei Giochi Olimpici da parte degli altri paesi del mondo, che – sottolinea –non sono più stupidi o più furbi di noi?” .La voce dell’Assessore, però, rivela un po’ di malinconia quando ricorda l’occasione mancata nel 2004: “Roma presentò la sua candidatura ma, per quanto fosse tra le favorite, non ce la fece e ora non è un buon momento per riprovarci. E’ necessario prima uscire dalla crisi” - conclude. Un’occasione mancata, quindi, 8 anni fa, che non si ripresenterà per un bel po’. Per chi li ha vissuti, non rimane che ricordare con un po’ di nostalgia i Giochi Olimpici di Roma del secolo scorso.
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