Roma, 18 febbraio – Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, hanno firmato in Campidoglio un protocollo d'intesa per l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie sul territorio di Roma.
L'accordo, della durata di due anni, servirà in particolare per avviare progetti educativi rivolti soprattutto ai giovani e “a monitorare e assicurare la piena attuazione dei progetti di utilizzo degli immobili confiscati e per rafforzare la preparazione e le competenze tecnico - professionali degli studenti".
Il protocollo rientra nel Piano nazionale "Più scuola, meno mafia", nato per dare giusta destinazione ai beni sequestrati alla criminalità organizzata.
Roma Capitale ha già sottoscritto un protocollo con la Fai (Federazione antiracket italiana) per combattere il racket e l'usura. L’amministrazione si è dotata di 7 sportelli, in altrettanti Municipi, per assistere le vittime dell'usura, fare attività di prevenzione e creare una rete di protezione cittadina.
L'accordo, della durata di due anni, servirà in particolare per avviare progetti educativi rivolti soprattutto ai giovani e “a monitorare e assicurare la piena attuazione dei progetti di utilizzo degli immobili confiscati e per rafforzare la preparazione e le competenze tecnico - professionali degli studenti".
Il protocollo rientra nel Piano nazionale "Più scuola, meno mafia", nato per dare giusta destinazione ai beni sequestrati alla criminalità organizzata.
Roma Capitale ha già sottoscritto un protocollo con la Fai (Federazione antiracket italiana) per combattere il racket e l'usura. L’amministrazione si è dotata di 7 sportelli, in altrettanti Municipi, per assistere le vittime dell'usura, fare attività di prevenzione e creare una rete di protezione cittadina.
"È un protocollo importante: noi dobbiamo rafforzare tutti i progetti che ci permettono di riutilizzare i beni confiscati. Dobbiamo diffondere la cultura della legalità nelle scuole e trasmettere ai giovani non solo le nozioni, ma anche i valori contenuti nella nostra Costituzione”, ha dichiarato il sindaco Alemanno.
I 58 beni confiscati alle mafie, e allo stato attuale in mano al Campidoglio, hanno già una destinazione. Il protocollo servirà ad accelerare le procedure, appena saranno individuati nuovi beni.
“Abbiamo già firmato quattro accordi di questo tipo, come quello con la Regione Calabria ed il Comune di Palermo. Questa iniziativa ha un significato forte: devolvere i beni a una funzione educativa. E' un accordo aperto che ci permetterà di studiare i progetti strada facendo”, ha detto il ministro Profumo.
I 58 beni confiscati alle mafie, e allo stato attuale in mano al Campidoglio, hanno già una destinazione. Il protocollo servirà ad accelerare le procedure, appena saranno individuati nuovi beni.
“Abbiamo già firmato quattro accordi di questo tipo, come quello con la Regione Calabria ed il Comune di Palermo. Questa iniziativa ha un significato forte: devolvere i beni a una funzione educativa. E' un accordo aperto che ci permetterà di studiare i progetti strada facendo”, ha detto il ministro Profumo.
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